CronacaPolitica

Candidati di “scambio”, perché la legge elettorale comunale deve essere cambiata.

A breve anche in Calabria si svolgerà il turno elettorale per il rinnovo dei consigli comunali. Nelle città che superano i quindicimila abitanti è possibile presentare più liste a sostegno di un candidato Sindaco e in questi comuni si assiste costantemente a un proliferare di liste.
Molte di esse non riescono ad eleggere nemmeno un consigliere. Niente di male se è il senso civico a stimolare le candidature e quindi la formazione di queste liste. Purtroppo quasi sempre non è così!
La candidatura è sovente contrattata preventivamente con il candidato a sindaco, al fine di ottenere futuri benefici e spazi, sotto varie forme, nelle nascenti amministrazioni, anche in presenza di un risultato non positivo delle liste.
I voti di queste liste che possiamo definire “civetta”, comunque, al primo turno contribuiscono a dare una forte mano al candidato sindaco collegato perché, alle nostre latitudini, il voto disgiunto è decisivo in maniera sporadica. E’ necessaria una modifica della legge elettorale che introduca una soglia di sbarramento del quattro per cento per consentire di attribuire al candidato Sindaco solo i voti delle liste che superano tale asticella e non, invece, i voti delle liste che non raggiungono tale soglia.
Una riforma che va in questa direzione non comprimerebbe la partecipazione e introdurrebbe più garanzie e trasparenza.

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