Fratelli di Italia lancia a Reggio Calabria la sfida a Cannizzaro. Il Pd vuole fare da spettarore?
Fratelli di Italia chiede essere il primo partito nella città Reggio Calabria . La richiesta proviene dall’on Antoniozzi , cosentino doc.. Alfredo Antoniozzi che continua la tradizione politica di famiglia, ritiene che i reggini dovrebbero votare Giorgia perchè rappresenta la continuazione con un mondo di destra che è stato importante e prestigioso ( quello di Reggio si presume ) e poi perchè la città è allo sbando per responsabilità dell’amministrazione guidata da Falcomatà. Antoniozzi si porta avanti con il lavoro. Secondo Antoniozzi l’affermazione dei fratelli reggini servirà nel prossimo futuro a rivendicare la guida della Città per un loro esponente. Una posizione che chiaramente va a cozzare con le aspirazioni di Cannizzaro e della sua Forza Italia. Il partito del Cavaliere ritiene di avere una sorta di “prelazione” sulla città, considera Reggio il suo scrigno personale e candida alle elezioni europee una sua esponente di primo piano per rafforzarne la supremazia nel centro destra . Curioso l’appello di Antoniozzi : avviene il giorno della presenza in città del capo di forza italia Tajani e arriva da Cosenza, senza essere sottoscritto dagli esponenti reggini della Meloni. A quella nobile destra reggina potrebbe venire l’orticaria vista la provenienza dell’appello e la qualità della dirigenza meloniana reggina. Il punto politico però è un altro. I voti che Fratelli di Italia prenderà a Reggio sono dati a Giorgia, a prescindere dai suoi colonnelli locali. I voti di forza italia, invece, saranno frutto del lavoro e dell’impegno dei suoi esponenti e in una futura competizione locale potrebbero essere confermati a differenza dei voti di Giorgia che si potrebbero sciogliere come neve al sole. In questo contesto il centro destra già si proietta a palazzo San Giorno in maniera rissosa ma vittoriosa . Al meno che i dirigenti Pd e i suoi amministratori smettano di sfogliare le margherite e di considerarsi, singolarmente, l’ombelico del mondo per affrontare compatti un lunga guerra elettotale che inizia con le europe e finirà con le regionali. Una guerra che ancora hanno la possibilità di vincere se non continueranno a fare come i curiazi e, soprattutto, se avranno la capacità di stare assieme e insieme alla gente per rapprentare e risolvere i loro problemi e rendere velleitario ogni approccio della destra che non lascierà nulla di intentato per vincere tutte le competizioni a partire da quella di giugno.